Luigi Basile, fondatore dell'Azienda Vinicola "Luigi Basile & Figli di Siculiana

Luigi Basile
Luigi Basile, fratello di G. Basile, fondatore
dell'omonima azienda vinicola
Agrimensore, Farmacista, Enologo. Fu Capitano della Guardia Nazionale istituita in Sicilia nel 1860,dopo l’impresa garibaldina. Come enologo portò avanti per, oltre un ventennio, una fiorente azienda vinicola, premiata con Medaglia d’Argento alla Esposizione Nazionale di Palermo del 1891 e alla Esposizione Internazionale, sempre di Palermo, del 1911 nonché con Medaglia d’Oro e Gran Premio alla Esposizione di Firenze del 1914. Racconta l’amico Professore Stefano Bissi che la posizione economica di benestante goduta dal Basile lo rese vittima di un sequestro di persona con conseguente richiesta di un congruo riscatto.

Il farmacista Basile venne sequestrato all’imbrunire, nelle vicinanze della sua tenuta di campagna, mentre rientrava in paese a cavallo alla sua mula, lungo la “ trazzera”, ancora oggi denominata di S.Rocco,  fiancheggiata di filari di viti. Fu tenuto nascosto per oltre un mese nelle campagne di Grotte, un paese della provincia di Girgenti (Agrigento) cui faceva parte lo stesso Comune di Siculiana. La richiesta di riscatto pervenne alla famiglia quasi subito e  alla quale non potette sottrarsi provvedendo pertanto al relativo pagamento, avendo cura, però, di contrassegnare, con astuzia e in modo quasi invisibile, le monete d’argento oggetto del riscatto, al fine di un eventuale ipotetico riconoscimento nel caso in cui le monete fossero state messe in circolazione nel circondario di Siculiana. In quella occasione giunse da Caprera a Siculiana il fratello medico garibaldino Giuseppe il quale pare si sia interessato della spinosa questione presso le autorità istituzionali e di polizia di Girgenti.

La segnatura delle monete versate per il riscatto fu un’idea indovinata perché un tizio, sicuramente inesperto in operazioni criminali del genere, soprannominato il “Greco” in quanto sposato con una cittadina greca, si presentò alla farmacia del figlio del sequestrato, pagando stupidamente alcuni farmaci con una moneta (tra l’altro di grosso taglio) proveniente dal riscatto e quindi subito riconosciuta per quella segnatura che vi era stata preventivamente, con buon senso, scalfita. Scattò immediatamente la denuncia che portò dopo pochi giorni all’arresto dei sequestratori (tre o quattro) con conseguente processo presso il tribunale di Girgenti. Il farmacista Basile fece erigere sul luogo dove avvenne il suo sequestro una Cappellina votiva per la costruzione della quale chiese dispensa al Sommo Pontefice Leone XIII con apposita supplica.  La suddetta Cappellina  -che con il passare dei tanti anni si venne a trovare a margine della strada statale settentrionale/sicula 115-  fu venerata da tutta la popolazione di Siculiana sino agli anni sessanta del secolo XX,quando venne irrimediabilmente distrutta a seguito di un disastroso incidente stradale. Dal matrimonio di Basile Luigi con Maria Rosaria Impiduglia discesero i figli Pasquale e Giuseppe.

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